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Barberino del Mugello

    Barberino del Mugello è un Comune situato in Provincia di Firenze, in Toscana. Nel centro storico si può visitare Palazzo Pretorio, un edificio risalente probabilmente al XV secolo, oggi sede della collezione permanente del maestro Giuliano Vangi, uno dei massimi artisti contemporanei a livello internazionale nato a Barberino nel 1931.
    Nella parte più antica del paese si trovano l’antica Pieve di San Silvestro e alcuni palazzi signorili; nella piazza è visibile un loggiato quattrocentesco attribuito a Michelozzo. Non è casuale l’intervento di Michelozzo a Barberino: i Medici si avvalsero del suo lavoro per la trasformazione di Villa di Cafaggiolo, il monumento più prezioso in questa zona del Mugello. Qui i Medici venivano a soggiornare in campagna e ospitarono personaggi illustri ed artisti: Lorenzo il Magnifico trascorse parte dell’infanzia a Cafaggiolo e da adulto vi soggiornò.
    Da non perdere la visita al Lago di Bilancino dove si possono praticare sport come canoa, vela e windsurf, fare il bagno o pescare. Sulla sponda nord-est del Lago si trova l’Oasi Naturalistica di Gabbianello, un importante punto di sosta per l’avifauna in migrazione, fra cui la cicogna bianca, la gru, l’oca selvatica e il fenicottero rosa.
    Numerosi sono gli allevamenti bovini, ovini e suini presenti nel territorio. Nel Mugello si producono latte di alta qualità, ottimo formaggio pecorino e carni certificate BIO e con il marchio europeo IGP. La valle è di fatto il territorio di allevamento del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, tra cui i bovini di razza chianina.

    PUNTI D’INTERESSE

    Palazzo Pretorio, Biblioteca comunale e Collezione Vangi
    Piazza Cavour – Comune di Barberino di Mugello, Ufficio Cultura – Tel. 055-8477286
    Il Palazzo Pretorio (già Palazzo del Podestà) è un edificio di complessa datazione, risalente probabilmente al XV secolo. Sicuramente sede del Podestà dal 1536, fu restaurato in Stile Neomedievale nel XIX secolo per trasformarlo in residenza del pretore. Sulla facciata si possono ammirare gli stemmi degli antichi podestà che si sono succeduti nell’amministrazione di Barberino di Mugello.
    Nel 1919 e nel 1920 il Mugello fu sconvolto da terremoti che provocarono ingenti danni e, nonostante non siano stati ritrovati documenti relativi che lo testimoniano, tracce di lesioni sono presenti soprattutto nel solaio ligneo posto tra il primo e il secondo piano. Testimonianze raccolte tra la popolazione indicano l’uso del palazzo come residenza per sfollati a seguito della seconda guerra mondiale, quando l’edificio risultava suddiviso in 5 appartamenti.
    Recentemente ristrutturato, ora sede della Biblioteca Comunale “E. Balducci”, ospita – all’ultimo piano- anche la Mostra permanente di Giuliano Vangi. La Collezione si compone di un gesso policromo “Ragazza con vestito di lana” e 79 grafiche, di diversi formati, realizzate con varie tecniche incisorie dal Maestro Giuliano Vangi negli anni 1964-2006. Nel 2016 la Collezione si è arricchita grazie alla donazione della pubblicazione a stampa a tiratura limitata, con tavole e disegni del maestro Vangi, intitolata “Giovanni Paolo II. L’uomo, il Papa, il Santo”, pubblicata dall’editore Franco Maria Ricci in occasione della canonizzazione di papa Wojtila il 27 aprile 2014. E’ l’unica raccolta pubblica di opere grafiche dell’artista. Le sette grafiche di maggiori dimensioni e la scultura in gesso sono esposte stabilmente all’interno del palazzo. Le altre opere grafiche sono esposte a rotazione nella sala al secondo piano. Un touch table interattivo consente la consultazione digitale di tutte le grafiche, nonché di documenti, video, immagini dedicati al Maestro Giuliano Vangi e alle sue opere.

    Castello di Barberino
    Via di Castello – Comune di Barberino di Mugello, Ufficio Cultura – 055-8477286
    Sorto intorno all’anno Mille come presidio fortificato su un colle poco elevato ma in posizione strategica, il Castello di Barberino è governato in origine da comandanti longobardi denominati capitanei o cattani. Questo nome, originariamente d’uso comune, diventa poi il patronimico della famiglia Cattani, appunto, una delle famiglie più influenti della consorteria di Combiate che ebbe un ruolo importante nel territorio mugellaneo dell’Alto Medioevo.
    Il castello passò poi nella sfera di influenza della Repubblica Fiorentina nel corso del XIII secolo, insieme a numerosi castelli, senza subire eccessivi danni e, nella lotta fra guelfi e ghibellini, la Firenze guelfa lo utilizzò come base militare contro le minacce degli Ubaldini, influente famiglia ghibellina del Mugello. Nel 1351 il castello, per insofferenza al dominio fiorentino, fornisce appoggio logistico alle truppe viscontee; il tradimento induce la Repubblica Fiorentina a disfare il fortilizio di Barberino, senza però raderlo al suolo, potenziando al contempo il mercatale sorto a valle, primo nucleo del paese. Il castello subì comunque lo sbassamento delle mura e acquisì perciò funzione prevalente di residenza. Durante i secoli XVI e XVII rimase di proprietà dei Cattani che accumularono un ingente patrimonio in tutto il Mugello, anche grazie ad una oculata strategia matrimoniale. La famiglia si estinse però nel 1870 con la morte di Leopoldo, figura progressista e di grande spirito imprenditoriale. Nel 1913, dopo lunghe trattative, il castello passò in proprietà ai Da Barberino, eredi del nobile Baldassarre e, dopo soli due anni, nel 1915 all’imprenditore svizzero Luigi Dapples, che commissionò all’architetto Agenore Socini un generale restauro stilistico del castello, come usava all’epoca: si creò un fiorente e collaborativo cantiere in cui intervennero maestranze diverse che in tempi rapidissimi riportarono lustro all’edificio.
    Nel 1921 i Dapples si trasferiscono a Vevey, essendo Luigi divenuto presidente di una nota industria cioccolatiera. Dopo numerosi passaggi di proprietà finalmente il castello, intorno agli anni Sessanta, arrivò ai signori Aniello ed Elena Cassese.

    Lago di Bilancino e Diga
    Dopo la disastrosa alluvione di Firenze del 1966, l’ipotesi di costruire una diga nei pressi di Bilancino per regolare le piene dell’Arno e al tempo stesso rifornire di acqua potabile l’area Firenze-Prato, si fa concreta e nel 1984 partono i lavori per la creazione dell’invaso artificiale di Bilancino, che termineranno coi necessari collaudi nel 2002. Oggi il lago si presenta come risorsa turistica offrendo molteplici attività all’aria aperta. Oltre alla pesca sportiva, infatti, il lago permette di praticare sport nuovi, non solo per il territorio del Mugello, come la canoa, la vela e il windsurf.
    La massima capacità idrica del lago è di 69 milioni di metri cubi d’acqua, lo specchio d’acqua raggiunge i 5 kmq, con una profondità massima di 31 metri. Con i suoi alti piloni in cemento armato l’assetto viario della sponda nord ha un forte impatto visivo, dovendo svolgere la funzione di collegamento veloce con l’autostrada e il capoluogo, mentre la strada che costeggia la riva opposta si ricongiunge alla via Bolognese mediante gallerie scavate sotto il Poggio di Campiano, borgo che vide i natali di illustri componenti della famiglia Medici.
    Chi oggi guarda per la prima volta il lago non può leggere, se non marginalmente, i caratteri del precedente assetto territoriale essendo finiti sott’acqua campi, strade e case coloniche. I lavori per la realizzazione del Lago di Bilancino sono stati teatro di un’importante scoperta archeologica, che ha mutato le conoscenze finora possedute sulla dieta degli uomini del Paleolitico. Il Gruppo Archeologico di Scarperia ha infatti individuato un insediamento preistorico nell’area di Bilancino, scavato negli anni 1995-96. In tale insediamento furono rinvenuti una macina e un macinello-pestello datati a 30.000 anni fa e la presenza su di essi di tracce di amido, rappresentano non solo la prova dell’uso alimentare delle piante, ma soprattutto di una vera e propria ricetta per la preparazione di cibi di origine vegetale, contrariamente a quanto si riteneva in precedenza (uomini cacciatori e quasi unicamente carnivori). Inoltre, sono stata l’occasione del ritrovamento del cd. Ponte del Colambaiotto, di orgine romana, costruito per l’attraversamento della Sieve e legato probabilmente al passaggio in questa valle della strada denominata Flaminia Militare.

    Oasi di Gabbianello
    Via di Galliano 1 – 333 9537114 – info@gabbianello.it – www.gabbianello.it
    I costi del biglietto sono i seguenti: Intero 4,00 € / Ridotto 3,00 € (tra i 5 e i 14 anni e maggiori di 65 anni ) – Famiglie 10,00 €
    Ingresso e visita guidata su richiesta (gruppi minimo 5 persone): 6,00 € a persona; Scolaresche e gruppi fino a 30 persone: 90,00 € (a richiesta, fuori dall’orario di apertura).
    Durante i lavori per la realizzazione del lago di Bilancino, si rilevò che le aree allagate che venivano a crearsi lungo l’asta del fiume Sieve, costituivano un punto di sosta per una quantità crescente di uccelli in migrazione lungo la rotta tirrenica. Nacque così l’idea di realizzare nelle immediate vicinanze del lago un’area umida artificiale. La presenza dell’oasi offre a tutti, e soprattutto alle famiglie e ai bambini delle scuole, ampie possibilità per conoscere il grande valore naturalistico degli ambienti umidi e apprezzarne le bellezze botaniche e faunistiche, riappropriandosi così di uno spazio e di un contatto diretto con la natura, spesso trascurati. L’Oasi di Gabbianello, riconosciuta nel 2004 come A.N.P.I.L. (Area naturale protetta d’Interesse locale) del Sistema Regionale delle Aree Protette della Toscana, è oggi meta turistica per gli amanti della natura e del bird watching. Ad oggi è l’unica area umida protetta del Mugello. Durante la migrazione l’area è frequentata da numerosi uccelli, fra cui si ricordano Cicogna bianca, Gru e Oca selvatica. Particolare attenzione merita la presenza del Fenicottero rosa che, nel corso della migrazione autunnale, frequenta l’Oasi come area di riposo e pastura. E’ possibile effettuare visite guidate, condotte da guide ambientali, per poi soffermarsi nel prato antistante il Centro Visitatori per un picnic o semplicemente per godersi il sole e il panorama sul lago. Numerose sono poi le proposte per gruppi: oltre alle visite guidate, escursioni in mountain bike, escursioni a piedi, visita alla stalla biologica di Agriambiente ed altre attività.

    SITI DI INFORMAZIONE TURISTICA
    http://turismo.comunebarberino.it
    www.mugellotoscana.it
    www.prolocobarberino.net/

    TAPPE

    9 GAGGIO MONTANO – BARBERINO DEL MUGELLO 

    10 BARBERINO DEL MUGELLO – PRATOVECCHIO STIA

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