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Progetto

    Appennino Bike Tour
    il Giro dell’Italia che non ti aspetti

    Appennino Bike Tour è promosso dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del MareConfcommercio Imprese per l’Italia, Confcommercio Ascom Bologna e Vivi Appennino e per la prima volta viene percorso istituzionalmente nel 2017 dai rappresentanti di Istituzioni del territorio portando il drappo tricolore da Municipio a Municipio.
    A termine del Giro nasce l’idea della più grande Ciclo-Via d’Italia attraverso le strade secondarie dell’Appennino ed attualmente il percorso identificato è in fase di studio al fine di avviare la mappatura con cartellonistica.

    Scarica: Elenco Comuni_di passaggio_Bike_TourParchi_Bike_Tour

    https://www.facebook.com/appenninobiketour/videos/10155410860908107/


    GIAN LUCA GALLETTI
    – Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare


    “L’iniziativa Appennino Bike Tour nasce in seguito ad un percorso intrapreso con Vivi Appennino e Confcommercio Ascom sul territorio bolognese, ideato essenzialmente per valorizzare la montagna locale. Da questo primo spunto è nata l’idea di estendere la progettualità all’intera Dorsale appenninica, unica realtà territoriale che percorre tutta l’Italia dalla Liguria alla Sicilia: l’obiettivo, fin da subito, è stato quello di parlare di ambiente e territorio in modo differente e propositivo, facendo un passo in più rispetto all’analisi, pur doverosa, di problemi e criticità.
    Al riguardo, riteniamo di primaria importanza far emergere l’esistenza di una coesione tra tutti i livelli istituzionali costruita attorno ai temi dell’ambiente e del turismo eco-sostenibile. Per la prima volta è stata percorsa l’intera Dorsale, unendo i rappresentanti di Istituzioni di tutto il Paese e sensibilizzando cittadini e comunità sull’importanza di valorizzare i territori appenninici. Durante la presentazione, avvenuta al G7 Ambiente di Bologna, è stato siglato un Patto di Amicizia per lo Sviluppo Sostenibile dell’Appennino, un passo determinante per il futuro di queste zone. Come Ministero, fin da quando ci è stato presentato il progetto, ne abbiamo intuito validità e potenzialità. L’idea di valorizzare la montagna che tiene unito il nostro Paese, attraversandolo per intero da Nord a Sud, proponendo un modello di sviluppo che punti su forme di turismo sostenibile, ci è parsa immediatamente una scelta vincente, da promuovere e incoraggiare senza indugi. Con piacere, quindi, abbiamo sostenuto Appennino Bike Tour, certi che questa progettualità abbia ancora possibilità importanti, nonché interessanti margini di crescita, che meritano senz’altro di essere recepiti e assecondati nei prossimi anni. Siamo di fronte ad un eccezionale racconto educativo e ambientale dell’Italia della biodiversità e, al tempo stesso, ad una profonda sfida che riguarda la Dorsale, i suoi splendidi Comuni, i Parchi che la rendono unica al Mondo. Partendo dalla messa in rete del territorio e dall’idea di valorizzare le strade secondarie, sono state poste le basi per creare la più grande ciclo-via d’Italia, promuovendo così l’Appennino come luogo del turismo sostenibile e non del dissesto idrogeologico, del rilancio socio-economico e non della crisi aggravata dai danni del sisma, dell’accoglienza e non dello spopolamento: si tratta, detto in altre parole, di valorizzare la Dorsale come una delle eccellenze più importanti del nostro Paese”.

     

    GIANCARLO TONELLI – Direttore Confcommercio Ascom Bologna


    “Il percorso intrapreso da Appennino Bike Tour con il sostegno di Confcommercio Ascom Città Metropolitana di Bologna, inteso a promuovere tutte le aree della Dorsale con iniziative turistiche eco-sostenibili, ci porta a scoprire i territori montani e a far conoscere e valorizzare le eccellenze di questi luoghi, importanti non soltanto per la loro ricchezza paesaggistica (senza dimenticare che promuovere l’ambiente vuol dire anche, e soprattutto, averne cura nel caso si presentino situazioni di fragilità) e storico-culturale, ma anche per il loro inestimabile bagaglio di tradizioni, oltreché per la capacità di rappresentare centri di sviluppo economico e commerciale rilevanti, con un forte valore aggregativo e di presidio territoriale.
    La montagna, come purtroppo sappiamo bene, vive tuttora un momento particolarmente difficile sia sotto il profilo economico, sia sociale: calo demografico e crisi del settore industriale, per quanto evidenti, non possono tuttavia impedirci di lavorare ad una strategia di rilancio dell’Appennino costruita attorno ad alcuni capisaldi. Penso soprattutto al turismo bianco e green, alle bellezze naturali, ai tanti luoghi di interesse artistico: insomma, è facile intuire che l’intera Dorsale, dalla Liguria alla Sicilia, sia uno scrigno di tesori – in larga parte ancora da esplorare – che attende solo di essere aperto.
    L’esperienza promossa con Appennino Bike Tour, il Giro dell’Italia che non ti aspetti, rappresenta, da questo punto di vista, un esempio da prendere a modello, puntando innanzitutto ad un rilancio della vocazione turistica dell’Appennino. Vogliamo che la Dorsale torni ad essere, in tempi brevi, una destinazione ambita perché capace di regalare emozioni uniche a chi la visita attraverso una proposta innovativa di prodotti e itinerari”.

     

     

    ENRICO DELLA TORRE – Direttore Vivi Appennino


    “A partire da maggio 2014 abbiamo dato avvio ad una serie di iniziative atte a valorizzare l’Appennino bolognese. A distanza di tre anni l’idea si è sviluppata divenendo un progetto nazionale che ha trovato il consenso di Istituzioni a tutti i livelli. È fondamentale continuare ad impegnarsi affinché i territori appenninici non siano abbandonati, ma presidiati e sostenuti e si crei un nuovo indotto economico ed occupazionale. L’Appennino va inteso come un tutt’uno dal Nord al Sud dell’Italia, un brand riconoscibile e facilmente spendibile sui mercati turistici nazionali ed internazionali. Da questa intuizione è nato Appennino Bike Tour, il Giro dell’Italia che non ti aspetti, con l’obiettivo di mettere in rete la Dorsale facendo scoprire i suoi territori e valorizzando le numerose eccellenze che la contraddistinguono. Per raggiungere tale scopo, in occasione del G7 Ambiente di Bologna, abbiamo siglato, con tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione del Giro, un Patto di Amicizia per uno Sviluppo Sostenibile dell’Appennino. Il primo elemento di coesione tra tutti i territori è stato il passaggio del drappo tricolore che, dal 15 luglio al 25 agosto 2017, ha percorso tutta la Dorsale attraverso una staffetta che ha visto protagonisti Sindaci e Rappresentanti di Istituzioni di tutta Italia. Percorrere in bicicletta il Giro è stata una grande emozione e soprattutto una sfida che, grazie all’impegno di tutti, siamo riusciti a portare a termine. Determinante è stato il sostegno da parte di ogni territorio che quotidianamente ha supportato il passaggio del drappo tricolore permettendo così l’ottima riuscita dell’iniziativa.
    Al centro di questo viaggio c’è il territorio, luoghi di indescrivibile valore e attrattiva, non solo ambientale e paesaggistica, ma anche gastronomica, culturale e folkloristica. Un’esperienza che è riuscita a creare le basi per un rilancio dell’Appennino con un coinvolgimento di circa trecento Comuni che, nonostante la distanza chilometrica che li separa, sono riusciti a lavorare insieme condividendo un obiettivo comune. Lo sviluppo del Giro sarà l’istituzione della “Giornata Nazionale Appennino Bike Tour” da realizzarsi con eventi in contemporanea lungo tutta la Dorsale dal Nord al Sud dell’Italia. Al tempo stesso faremo in modo che il percorso individuato diventi una Via mappata con cartellonistica spendibile sui mercati turistici come la più grande ciclo-via d’Italia lungo strade secondarie dell’Appennino”.

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