Oggi – giovedì 25 luglio – a Pietrapertosa, nel cuore delle Dolomiti Lucane, è la festa del patrono, San Giacomo, e sono i pezzi intonati dalla banda che danno il buongiorno al team di Appenninno Bike Tour.
Presso il Comune il gruppo viene accolto dal Sindaco Rocca Maria Cavuoti insieme ad altri amministratori, la Pro Loco, alcuni volontari e aziende locali che presentano i prodotti tipici ricchi di profumi e colori, tra cui funghi, miele, prodotti dolciari e da forno. La visita prosegue al belvedere del paese, dove recentemente è stata apposta un’installazione recante il nome del Comune che permette di fare foto panoramiche con le Dolomiti come sfondo. Viene presentato poi il Castello Saraceno e il rione Arabata, il più antico di Pietrapertosa e che deve il suo nome agli arabi che dominarono questo territorio per circa cinquant’anni. Ma Pietrapertosa negli ultimi anni è diventata molto famosa, richiamando migliaia e migliaia di turisti e visitatori per una particolare attrazione, il Volo dell’Angelo, un cavo di acciaio che collega il paese a Castelmezzano, permettendo di effettuare e vivere un’emozione unica: legati in tutta sicurezza da un’apposita imbragatura si può provare per qualche minuto l’ebrezza del volo, toccando la velocità di 120 km/h. Un’esperienza unica in Italia ma anche nel Mondo, per la bellezza del paesaggio e per l’altezza massima di sorvolo.
Dopo questa ventata di adrenalina il Giro si sposta a Roccanova, dove viene accolto dall’Amministrazione comunale con l’Assessore alla cultura, Anna Giovinazzo, e il Capogruppo consiliare Margherita Allemma. Roccanova è un paese dalle antiche origini, qui sono stati trovati importanti reperti archeologici oggi in mostra nei più noti e grandi musei del mondo. Senz’altro il fiore all’occhiello del Paese è il Grottino di Roccanova, un vino ottenuto da un insieme di uve assemblate nella giusta percentuale, nello specifico i vitigni utilizzati sono Sangiovese, Cabernet-Sauvignon, Malvasia nera di Basilicata e Montepulciano, le uve vengono raccolte tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, poi dopo le prime lavorazione vengono lasciate riposare per circa un anno e mezzo nelle caratteristiche grotte locali scavate nell’arenaria. Alcune di esse sono molto antiche e risalirebbero all’anno 1000, la loro peculiarità è quella di mantenere una temperatura sempre costante intorno a 15 gradi, garantendo un ricambio di aria con l’esterno. Un tempo il vino veniva messo in botti di quercia, lavorate in loco da mastri bottai, oggi si è passati a botti di rovere. La visita di Roccanova non può che terminare nella centrale piazza che si caratterizza per la grande meridiana, un orologio solare di particolare importanza storico-artistica che si trova sulla parete di un’antichissima torre. Realizzata nel 1882 dall’ingegnere torinese Telfi, giunto a Roccanova nel 1864 in qualità di capitano di un distaccamento di bersaglieri che combattevano il brigantaggio. Appassionato di archeologia, l’Ingegnere ritornò a Roccanova, dove volle lasciare un suo indelebile ricordo dipingendo, nel 1882, la pregevole meridiana, tuttora funzionante e che risulta essere tra le più belle, più complete e meglio conservate della Basilicata. Il quadrante, artisticamente rifinito, è tra l’altro arricchito dai simboli zodiacali che segnano l’inizio delle stagioni.
Intorno alle 20.00 Appennino Bike Tour entra nel territorio comunale di San Severino Lucano, comune interno al Parco Nazionale del Pollino, accolto da un caloroso benvenuto di tanti cittadini e turisti in bicicletta che accompagnano l’Ammiraglia fino al centro storico del paese. Il team incontra il Sindaco Franco Fiore che presenta il territorio con le sue peculiarità tra cui non possono mancare le specialità della gastronomia: il pecorino, essendo questa una zona di pastorizia, sono stati mantenuti nel tempo i sapori veri; i salumi, tra cui soppressata e salsiccia, nello specifico la “Luganega” spiegano che è tipica della Basilicata, è stata proprio questa a dare il nome a quella del nord, alcune donne di questi territori la preparavano già nel I sec. a.C.; e poi prosciutti ricavati da maiali allevati e cresciuti con cibi del posto. La parola poi passa ai rappresentanti della Pro Loco che presentano i Rascatielli con la mollica, un tipo di pasta che assomiglia alle orecchiette pugliesi ma che in realtà è più grande, condita con mollica di pane insaporita con il peperone crusco e la minestra impastata, ottenuta con patate e verdure varie, un piatto molto apprezzato e giusto per tutte le stagioni. Sulla tavola anche il pane casereccio fatto nel forno a legna e uno speciale tarallo che si differenzia da altri per la cottura, viene prima bollito e poi passato nel forno a legna.
Il Team accompagnato dal Sindaco e da un nutrito gruppo di cittadini si sposta nel corso principale dove è visibile un dipinto sul muro raffigurante la Madonna del Pollino. Viene fatto notare che non si tratta di un’unica installazione ma di un insieme di murales che rappresentano il percorso della Madonna che esce dalla Chiesa Madre di San Severino Lucano e viene portata a spalla per lunghi tratti lungo un percorso che attraversa la frazione di Mezzana fino ad arrivare al Santuario al Monte della Madonna del Pollino. La processione viene accompagnata da canti di fede intonati dalle persone locali e che per l’occasione vengono riproposti.
La giornata volge al termine, domani – venerdì 26 luglio – si partirà da Orsomarso, Comune che segnerà l’ingresso di Appennino Bike Tour in Calabria.