È partito ufficialmente oggi da Altare (Savona) “Appennino Bike Tour – Il Giro d’Italia che non ti aspetti”, duemilaseicento chilometri per quattordici regioni dalla Liguria alla Sicilia, più di trecento comuni attraversati e 44 comuni tappa, 26 parchi e aree protette. Sono questi i numeri di Appennino Bike Tour, la ciclovia dell’Appennino organizzata da Legambiente e Vivi Appennino, che prende oggi il via in forma itinerante e si concluderà l’8 agosto ad Alia (Palermo). Si tratta della più lunga ciclovia d’Italia: il più importante progetto di turismo sostenibile mai realizzato nel nostro Paese, nato da cittadini e cittadine e dalle associazioni, finanziato dalle istituzioni, sostenuto da una storica azienda italiana, il Gruppo Colussi con il brand Misura. In Liguria dopo Altare, la campagna proseguirà il suo viaggio il 17 luglio a Rossiglione e Ronco Scrivia (Genova).
Il tracciato della ciclovia si animerà nei prossimi giorni di iniziative lungo tutto lo Stivale incrociando piccoli borghi, aree
protette, territori resilienti e premiando anche i cosiddetti “ambasciatori dell’Appennino”, ossia quelle persone, amministratori, piccoli imprenditori, associazioni e realtà territoriali che si sono distinte per attività di presidio del territorio appenninico. Un team di ciclisti, insieme a Legambiente e Vivi Appennino, percorrerà la ciclovia dal nord al sud della Penisola, sostando in ognuna delle 44 tappe dove saranno organizzati convegni, degustazioni e molti altri eventi insieme alle Amministrazioni locali, gli Enti Parco attraversati dal tracciato e le varie realtà interessate. Durante le soste verrà presentato anche il Patto per il clima per l’Appennino, un impegno che Legambiente e Vivi Appennino chiederanno ai sindaci locali di sottoscrivere per creare una rete di comuni della ciclovia dell’Appennino attiva contro le emissioni di gas climalteranti. Inoltre, durante la campagna, saranno inaugurate le postazioni di sosta e ciclo-officina con colonnine di ricarica per le e-bike realizzate da Misura in ognuno dei 44 comuni tappa, rendendo così il percorso ciclabile il primo in Italia così lungo completamente attrezzato per i cicloturisti. Appennino Bike Tour, che si avvale del Patrocinio dei Ministeri della Transizione Ecologica, delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, del Turismo, dell’Anci e di Federparchi, in collaborazione con Misura del Gruppo Colussi, è stata presentata oggi ad Altare nel corso della conferenza stampa organizzata presso la sede del Museo dell’Arte Vetraria Altarese. Sono intervenuti Vanessa
Pallucchi, vice presidente nazionale di Legambiente, Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appennino, Massimo Crippa, direttore commerciale del Gruppo Colussi di cui fa parte il brand Misura, Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria, Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Dario Franchello presidente di Legambiente Savona.
Folta anche la rappresentanza istituzionale con l’assessore regionale al Turismo Giovanni Berrino, il deputato Roberto Traversi, Roberto Briano, sindaco di Altare, Roberto Arboscello, consigliere Regione Liguria, Pierangelo Olivieri, presidente Provincia di Savona, Gianluigi Pantaleo, presidente Museo del Vetro, Federico Mignone, Associazione
Commercianti Artigiani e Valter Orsi, Buone Terre – Slow Food. Presenti alla conferenza stampa anche le sportive del Team Misura Marta Bassino, atleta della Nazionale italiana di Sci alpino, Valeria Patriarca, surfista e Campionessa italiana juniores e Giulia Gaspari snowboarder professionista.
“Oggi partiamo per un viaggio ideale di riconnessione del Paese percorrendo su due ruote la dorsale geografica che unisce l’Italia da Nord a Sud” commenta Vanessa Pallucchi vice presidente nazionale di Legambiente. “Ma l’Appennino non è solo questo, è anche un progetto culturale di rilancio della centralità dei territori montani, dei suoi borghi, dei suoi talenti dentro alla sfida della sostenibilità. Lo stesso PNRR definisce alcune opportunità per questi territori, che è importante che si facciano trovare pronti con proposte fortemente capaci di superari divari e assumere una nuova visione di futuro. Le stesse tappe del tour definiscono un passaggio di testimone fra comuni uniti da un impegno collettivo verso la sostenibilità e la lotta ai cambiamenti climatici”.
“Siamo felici che il Tour parta dalla Liguria” afferma Santo Grammatico presidente regionale di Legambiente “regione in cui nascono Alpi e Appennini affacciati sul mare. Nonostante l’orografia complessa della nostra regione in questi ultimi anni la fruizione e la scoperta del territorio attraverso la bicicletta è andata in crescendo. Il gradimento per questo mezzo è dimostrato dall’aumento dei percorsi ciclabili sulla costa e nell’entroterra, i finanziamenti a disposizione per la Ciclovia Tirrenica o l’approvazione della Ciclovia dei Parchi proposta da Federparchi e avvenuta all’unanimità nel consiglio regionale ligure. Ricordiamo anche il successo delle corsie ciclabili di emergenza in una città culturalmente arretrata sulla mobilità sostenibile come Genova. Dalle città metropolitane ai borghi costieri e all’interno delle nostre valli, crescono e si sviluppano i servizi dedicati a chi frequenta la Liguria percorrendola con questo mezzo sostenibile, un segnale positivo che va coltivato e fatto crescere con ulteriori investimenti”.
“La Ciclovia dell’Appennino, undicesima ciclovia turistica nazionale”, spiega Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appennino e ideatore del progetto “è stata finanziata con due milioni di euro per l’installazione della cartellonistica dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Per l’autunno 2021, il percorso definitivo e le grafiche turistiche del percorso saranno consegnati al Ministero che potrà quindi procedere alla messa in opera della segnaletica rendendo tabellato l’itinerario Appennino Bike Tour per l’estate 2022. Al momento la Ciclovia, il cui tracciato va da Altare in Liguria ad Alia in Sicilia, è comunque percorribile attraverso le tracce scaricabili dal sito appenninobiketour.com”.
A Misura di due ruote, per la Ciclovia dell’Appennino. Misura, un marchio da sempre attento al benessere delle persone, ha contribuito al grande viaggio in bici lungo gli Appennini realizzando in ognuna delle 44 tappe delle postazioni ciclo-officina con aree di sosta e colonnine di ricarica per le e-bike. Le ciclovie più famose d’Europa si caratterizzano non solo per il tracciato ben segnalato e protetto ma anche e soprattutto per infrastrutture pensate per la mobilità su due ruote. Un elemento essenziale ancora piuttosto carente nel nostro paese. L’impegno di Misura è pensato per colmare questa lacuna e dotare la Ciclovia dell’Appennino, unico caso in Italia, di un servizio costante
per l’assistenza ai cicloturisti. Ogni punto ha una colonnina ciclo-officina con gli strumenti per riparare la bicicletta, gonfiare una gomma e 4 punti di ricarica per le e-bike. Nella postazione anche delle rastrelliere porta bici, alcune sedute, un pannello informativo con le informazioni utili per il cicloturista e un QRcode per scaricare le mappe del tracciato.
“Siamo orgogliosi di contribuire a quella che speriamo sia realmente una ripartenza per l’Italia e di farlo valorizzando i piccoli comuni e il territorio appenninico” dichiara Massimo Crippa, direttore commerciale di Misura. “Dalle comunità, da piccoli borghi come quello di Altare in Liguria crediamo che il sistema-Paese possa e debba fare leva per rilanciare il turismo sostenibile, un’economia basata sulla tutela delle risorse naturali, uno stile di vita rispettoso dell’ambiente. Misura è un’azienda che ha il benessere delle persone, a 360°, nel suo DNA e ha scelto per tanto di impegnarsi in questa bella avventura che coniuga natura e sport, vita all’aria aperta e turismo, una nuova sfida per la sostenibilità e per riscoprire luoghi spesso poco conosciuti del nostro Paese”. Una curiosità: sui pannelli informativi i cicloturisti troveranno in ogni tappa un “consiglio a pedali” con suggerimenti su aspetti legati al benessere, alla salute, ai comportamenti da tenere per essere un ciclista rispettoso degli altri e dell’ambiente. Inoltre il tracciato della ciclovia avrà anche un piccolo spazio poetico dedicato alla bicicletta. Ogni tappa, avrà una poesia di Borracce di poesia, un progetto internazionale che racconta il mondo visto dalla bici, con versi dedicati a chi pedala.