Bronte è una piccola città situata nella parte nord-orientale della Sicilia, in Provincia di Catania. Conosciuta principalmente per la produzione del delizioso pistacchio siciliano, la città è immersa in una natura mozzafiato e offre ai visitatori un mix unico di storia, cultura e paesaggi suggestivi.
Imperdibile è il Castello Nelson, situato su una collina che domina la città, risalente al XVII secolo, bellissimo esempio dello Stile Gotico-Normanno e Bizantino, fatto costruire dal generale inglese Horatio Nelson durante il suo soggiorno in Sicilia. Nel cortile interno vi è una croce celtica dedicata all’ammiraglio Nelson. Nel parco, invece, si trova un piccolo cimitero, dove spicca un’altra croce celtica in pietra nera dell’Etna che indica la sepoltura del poeta scozzese William Sharp.
Altro luogo imperdibile a Bronte è la Chiesa Madre di San Giorgio, situata nel centro storico, esempio di architettura barocca siciliana. All’interno si possono ammirare pregevoli opere d’arte religiosa.
Data la fama di Bronte per la produzione di pistacchio, non sorprende che la città abbia un museo dedicato a questo prelibato frutto. Il Museo del Pistacchio, infatti, offre un’affascinante esposizione sulla storia, la coltivazione e la lavorazione del pistacchio, oltre a degustazioni e possibilità di acquisto di prodotti locali.
Bronte si trova ai piedi del maestoso vulcano Etna, il più grande vulcano attivo d’Europa. Il Parco dell’Etna offre numerose opportunità per escursioni, trekking e passeggiate in un paesaggio vulcanico unico al mondo.
La cucina di Bronte, come anche quella dell’intera Sicilia, fa largo impiego del pistacchio, soprattutto nella lavorazione dolciaria (paste, torte e gelati): ogni anno si tiene la tradizionale sagra dedicata a questo frutto, considerato l’oro verde del Comune etneo.
PUNTI D’INTERESSE
Museo Del Carretto Siciliano “Gullotti”
Contrada Cantera, Strada Provinciale 17iii, snc, 95034 Bronte CT
Partendo dal capostipite Don Carmelo Gullotti (carrettiere di professione), dal figlio Pippo fino ai Nipoti Carmelo, Alfredo e Biagio, la famiglia Gullotti cura da più di sessant’anni questa collezione, mettendo a disposizione oltre le opere, la loro esperienza e conoscenza di tutte le tecniche, aneddoti, usi e costumi riguardanti l’arte e la vita del Carretto Siciliano con tutte le sue sfaccettature . Il museo comprende, oltre ai meravigliosi Carretti Siciliani, carrozze e calessi, una notevole quantità di opere (oltre 300 pezzi) tra sponde, casci i fusu, ruote, ornamenti dei cavalli, pennacchi, giare e tanto altro, tutto facente parte del tradizionale folklore siciliano e del mondo (ormai scomparso) del Carretto Siciliano e dei sui Carrettieri.
Santuario della Madonna Annunziata
Via Santi, 348, 95034 Bronte CT
Patrona con San Biagio di Bronte, è uno dei più antichi monumenti religiosi della Città, risalente tra il 1505 e 1595. I due santi divennero simboli di unificazione dell’intera cittadina e per questo fu nominata anche patrona di Bronte celebrandola e onorandola soprattutto nel mese di Agosto.
Chiesa del Sacro Cuore
La costruzione del Sacro Cuore iniziò nel 1907 e la chiesa fu aperta ufficialmente al pubblico il 15 novembre 1914. Decorazioni interne stile barocco-rinascimentale, la sua grandezza la rendono visivamente autonoma ed crescente rispetto alle volumetrie dell’isolato.
Castello Nelson
Nome onorato al Duca di Bronte, si trova al confine fra i comuni di Bronte e Maniace. Stile gotico-normanno e bizantino, dietro la chiesa si possono osservare due torrette medievali ed un grande parco all’inglese.
Dell’antico castello rimane poco, oltre le torrette citate, ma sono visitabili alcuni cimeli d’epoca appartenuti al Duca. Nel cortile interno vi è una croce celtica dedicata all’ammiraglio Nelson. Nel parco si trova invece un piccolo cimitero, dove spicca una croce celtica in pietra nera dell’Etna, che indica la sepoltura del poeta scozzese William Sharp.
Oggi questo complesso eterogeneo è stato reso visibile al pubblico.
Collegio Capizzi
Iniziato il 1° Maggio del 1774 ed inaugurato il 12 Ottobre del 1778, è stato eretto dall’iniziativa del sacerdote brontese Eustachio Ignazio Capizzi, che dovette apprendere un’istruzione fuori dal suo paese, che dovette lasciare per vari anni. Il paese era privo di scuole; l’analfabetismo dominava tra il popolo di Bronte ed agli studi potevano accedere solo clero e nobiltà.
La realizzazione dell’opera non fu facile: Capizzi affrontò e superò moltissimi impedimenti, ironie, contrasti d’ogni genere, alla fine, però, ebbe l’appoggio di tutti, tra cui alcuni signori di Palermo.
Il 7 settembre 1777 Ferdinando III Re delle due Sicilie, accogliendo la supplica del Capizzi di quattro anni prima, decreta che la costruzione delle scuole pubbliche di Bronte dovesse comprendere cinque scuole: di aritmetica, di grammatica inferiore e superiore, di filosofia e teologia.
TAPPE
40 MONTALBANO ELICONA – BRONTE
41 BRONTE – CAPIZZI
COMUNE TAPPA PRECEDENTE
COMUNE TAPPA SUCCESSIVO
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