Scilla, secondo la mitologia greca era una ninfa marina che per gelosia fu trasformata da Circe in un mostro mentre faceva il bagno in una caletta presso Zancle (l’odierna Messina): al posto delle gambe ebbe sei teste di cane che latravano e lunghe code di serpente. La storia è raccontata nell’Odissea e nelle Metamorfosi di Ovidio. Ma c’è anche spazio per la rievocazione delle intense rotte commerciali, delle scorrerie piratesche che hanno funestato queste acque sin dal V secolo a.C., a cominciare dai Tirreni, abilissimi marinai, e poi dai Greci e Romani, fino all’incedere elegante delle spadare intente a perpetuare il rito della caccia al pescespada.
Da sempre Scilla è uno dei litorali più ambiti da turisti e amanti del mare che affollano la stupenda spiaggia della Marina Grande. Una location d’eccellenza, in cui paesaggio e natura si fondono in un unico grande spettacolo di colori e sensazioni. Vivere il mare in questo fazzoletto incantato regala i privilegi di un’acqua cristallina, di fondali ricchi di biodiversità, di tramonti indimenticabili attraverso cui scorgere, oltre lo Stretto, l’arcipelago delle Isole Eolie.
Un tuffo nella storia è assicurato dalla vista del Castello Ruffo, posto sulla cima della scogliera che separa Chianalea da Marina Grande, luogo che regala un panorama di impareggiabile bellezza. La fortezza, inoltre, ospita Scilla Jazz Festival, evento di grande caratura artistica e culturale.
Imperdibili, inoltre, sono le esperienze di tipo naturalistico come quelle che è possibile vivere a Punta Pacì, località dalle acque limpidissime e dai fondali alti, ricchi di flora e di fauna, ideali per gli appassionati di diving e immersioni. Poco più a nord, ideale per famiglie, è la spiaggia di Favazzina caratterizzata da sabbia fine e bassi fondali. E per riscoprire il volto più antico e selvaggio del territorio, una tappa obbligata è quella delle Grotte di Tremusa, di origine carsica e rivestite di fossili marini.
Ma la perla della Costa Viola deve la sua grande capacità attrattiva anche alla rinomata tradizione enogastronomica, legata in primis al pescespada, che trova la sua massima espressione nei numerosi ristoranti, locali tipici, angoli dedicati allo street food e stabilimenti balneari.
PUNTI D’INTERESSE
Castello Ruffo
Piazza S. Rocco
E’ un’antica fortificazione situata sul promontorio della città reggina, proteso sullo Stretto di Messina. Il castello ospita inoltre uno dei fari della Marina Militare, il faro di Scilla. Descritto già nell’Odissea di Omero, fu spesso teatro di numerose dominazioni a causa della sua favorevole posizione, proprio all’ingresso dello Stretto di Messina.
L’antico borgo di Chianalea, denominato la “piccola Venezia del Sud”
è stata per molto tempo un punto fondamentale per il controllo del transito delle navi nello Stretto di Messina, questo è uno dei luoghi dove la costa calabrese è più vicina a quella siciliana. Furono gli abitanti di Rhegion (l’antico nome della colonia greca di Reggio Calabria) che avendone intuito l’importanza strategica iniziarono a fortificarla. Chiamata “la Venezia del Sud” perché le case, costruite sugli scogli, si affacciano direttamente sul mare e sono separate le une dalle altre da piccoli vicoli che scendono direttamente nel Mar Tirreno.
Fontana della Sirena
A Scilla, nel quartiere di Chianalea, il piccolo e antico borgo di pescatori, tra i vicoli e le case possiamo scoprire la fontana della sirena, una scultura che richiama i toni del mito a cui Scilla è strettamente legata.
Le grotte di Tremusa
5000 anni fa queste grotte, su cui oggi possiamo tranquillamente camminare, si trovavano sul fondo del mare; tutt’oggi attive. Una vera e propria testimonianza geologica, Situate tra imponenti boschi di castagni, a circa 600 metri di altitudine, le grotte sono oggi meta dei curiosi appassionati di storia e natura.
TAPPE
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